Smart working e lavoro agile. Nuove leggi e modelli nel settore privato a partire dal 1° settembre

Smart working e lavoro agile. Nuove leggi e modelli nel settore privato a partire dal 1° settembre

Articolo di Sara Barone

Secondo le nuove Direttive governative, a fronte di quelli che sono stati i vantaggi e gli svantaggi dell’utilizzo dello smart working e del lavoro agile durante il periodo di emergenza Covid, anche quest’anno ci saranno delle modalità da dover adottare per permettere il mantenimento di un sistema che, in casi di necessità, si è dimostrato efficiente, nonché produttivo, ai fini della pratica di una buona organizzazione lavorativa.

Settore Privato: quali regole da settembre?

A partire dal 1° settembre, si attuerà dunque il DL Semplificazioni, anche per quel che concerne il settore privato.

Il Ministero del Lavoro richiede che il datore di lavoro invii, in forma telematica, i nominativi dei lavoratori da porre in smart working, con la data di inizio e la fine della modalità di lavoro da casa.

Il modello è scaricabile al seguente LINK

Come si svolgeranno lo smart working e il lavoro agile nel settore privato?

Le misure vengono gestite secondo le basi fornite dalla Legge 81/2017. È bene tener presente che gli obblighi, gli accordi e i modelli si riferiscono a chi inizierà le procedure a partire dal 1° settembre 2022. Per chi già avesse svolto già le attività precedentemente, restano in vigore le leggi che aveva trovato al momento della richiesta della modalità di lavoro da casa.

Smart working semplificato / strutturato

Per quel che concerne lo smart-working, vi resta obbligatoria la sottoscrizione di un accordo individuale (secondo art. 23, comma 1, legge n. 81/2017, utilizzando il modello apposito), ma si snellisce di gran lunga il procedimento di attuazione, in quanto da settembre verrà richiesta semplicemente la trasmissione dei dati sulla prestazione.

Motivo per cui sentiremo parlare principalmente di smart-working strutturato.

Il modello e i dati circa i lavoratori che lavoreranno da casa dovranno essere ambedue inviati in via telematica al Ministero.

Lavoro agile

Per quanto riguarda il lavoro agile, invece, esso viene descritto integralmente nel nuovo decreto, all’interno del quale è possibile dunque trovare le regole alla base dello svolgimento e delle procedure per attivarlo.

Anche per il lavoro agile si applica l’obbligo di sottoscrizione di un accordo individuale, che il lavoratore di lavoro dovrà conservare per almeno 5 anni dalla stipula.

I modelli aggiornati e tutte le relative informazioni più dettagliate sono ovviamente riscontrabili direttamente sul portale del Ministero al seguente LINK

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