Scuola: novità sancite dal D.L.36 del 30 Aprile 2022

Articolo a cura della DSGA Paola Perlini

È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto Legge 36 del 30 aprile 2022 in vigore dal 1 Maggio 2022, che interviene a ridefinire il sistema di formazione iniziale e reclutamento del personale docente della scuola secondaria.

I sistema di reclutamento nelle scuola sarà strutturato in 3 step:

  1. percorso abilitante di formazione iniziale di 60 CFU/CFA, concluso da prova scritta e prova orale con lezione simulata
  2. concorso pubblico nazionale, indetto su base regionale o interregionale con prova scritta, orale e valutazione del titoli
  3. un periodo di prova in servizio di durata annuale con test finale e valutazione conclusiva.

Percorsi abilitanti con prova conclusiva scritta e orale

60 CFU/CFA: sono istituiti percorsi universitari/accademici abilitanti di formazione iniziale e prova finale che prevedono 60 CFU/CFA. Previsto un tirocinio diretto presso le scuole ed uno indiretto per un impegno di almeno 20 CFU. I dettagli saranno definiti in un Decreto del Presidente del Consiglio da emanare entro il 31 luglio 2022.
Natura dei CFU/CFA del percorso: i CFU/CFA di formazione iniziale per l’insegnamento sono aggiuntivi rispetto a quelli della laurea triennale e magistrale.
Chi eroga i percorsi formativi: centri universitari e accademici di formazione iniziale
Quando si può accedere: anche durante i percorsi di laurea triennale o magistrale. Ovviamente si può accadere anche dopo la laurea.
Quanti posti saranno resi disponibili: grosso modo quelli stimati dal Ministero che rispondano al fabbisogno di docenti per classe di concorso del triennio successivo.
Prova finale percorso abilitante: comprende la prova scritta e la lezione simulata.
Oneri dei corsi: a carico dei partecipanti.

Accesso al ruolo mediante concorso

Concorso nazionale: indetto su base regionale successivo al conseguimento dell’abilitazione bandito con cadenza annuale.

Procedure dei concorsi

quelli banditi prima del 1 maggio 2022: si svolgono secondo la disciplina vigente
quelli futuri: possono avere prova scritta con quiz, oppure una “prova strutturata” fino al 31 dicembre 2024. Dal 1° gennaio 2025 dovranno avere quesiti a risposta aperta. La prova, oltre ai contenuti disciplinari, verifica anche le metodologie e le tecniche della didattica generale e disciplinare.

La prova orale

Oltre a competenze disciplinari verifica anche competenze didattiche e l’attitudine all’insegnamento, anche attraverso un test specifico.

Requisiti di accesso docenti

Laurea magistrale, oppure diploma di II livello AFAM e abilitazione all’insegnamento specifica per la classe di concorso.

Requisiti di accesso ITP

Laurea o diploma AFAM di I livello e abilitazione.

Requisiti per i posti di sostegno

Specializzazione nel sostegno didattico.

Docenti scuola con 3 anni di servizio

Coloro che hanno un servizio presso le istituzioni scolastiche statali di almeno tre anni, nei cinque anni precedenti, possono accedere al concorso senza abilitazione. Superato il concorso, sottoscrivono un contratto a TD al 31 agosto con l’USR a cui afferisce la scuola scelta e acquisiscono 30 CFU/CFA del percorso di formazione iniziale con oneri a proprio carico. Con il superamento della prova finale del percorso di formazione abilitante (esame scritto + lezione simulata) conseguono l’abilitazione e stipulano il contratto a TI. Sono quindi sottoposti al periodo di prova, con test finale e valutazione da parte del dirigente scolastico, il cui superamento determina l’effettiva immissione in ruolo.

Fase transitoria

Sino al 31 dicembre 2024, sono ammessi a partecipare al concorso per i posti comuni coloro che abbiano conseguito almeno 30 CFU/CFA del percorso di formazione iniziale, a condizione che parte dei crediti siano di tirocinio diretto.
I vincitori stipulano un contratto a TD con l’USR competente per la scuola assegnata e completano il percorso universitario e accademico di formazione iniziale di ulteriori 30 CFU con oneri a proprio carico.
Superata la prova finale abilitante (scritto + lezione simulata) i docenti ottengono il contratto a TI e sono sottoposti al periodo annuale di prova in servizio, il cui positivo superamento determina l’effettiva immissione in ruolo.

Graduatoria specifica per chi non è abilitato (precari con 3 anni di servizio)

Ferma restando la riserva di posti del 30% per chi ha 3 anni di servizio negli ultimi 10 (art. 59 c. 10-bis DL 73/2021), i vincitori del concorso che accedono con l’abilitazione sono assunti con precedenza rispetto ai non abilitati. Questi ultimi saranno assunti se, nel limite delle immissioni in ruolo autorizzate, residuano posti vacanti e disponibili.

Periodo di prova e test finale

Superato il concorso il docente sostiene un periodo di prova di durata annuale. Per superarlo occorre avere effettivamente prestato almeno 180 giorni di servizio, dei quali 120 di attività didattiche. È previsto un test finale e la valutazione del dirigente scolastico, sentito il comitato per la valutazione, sulla base dell’istruttoria del tutor. In caso di mancato superamento del test finale o di valutazione negativa c’è un secondo periodo di prova in servizio, non rinnovabile.

Abilitazione per docenti specializzati nel sostegno o abilitati su altro grado/classe di concorso

Possono conseguire l’abilitazione attraverso percorso di 30 CFU/CFA di cui 20 CFU/CFA di metodologie e tecnologie didattiche applicate alle discipline e 10 CFU/CFA di tirocinio diretto. Oneri a carico dei partecipanti.

Alcune criticità

  1. Nessun accesso all’abilitazione per i precari, né mediante esonero totale o parziale dalle prove, né mediante una quota percentuale di posti dedicata. Per l’acceso al ruolo rimane solo la quota del 30% riservata nei concorsi ordinari, prevista dal decreto “sostegni-bis” (DL 73/2021), peraltro in coda agli abilitati.
  2. Il sistema prevede molte prove che si ripetono inutilmente: prove di accesso e uscita dei percorsi abilitanti, concorso, e test finale dell’anno di prova.
  3. L’accesso ai percorsi abilitanti durante la laurea triennale o magistrale spingerà gli studenti a iscriversi a università telematiche per conseguire i 60 CFU in maniera più facile e veloce.

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