Screening a scuola: le linee guida in caso di rifiuto

Una circolare interministeriale indica le linee guida nel caso in cui uno o più soggetti non si sottopongano allo screening. Tra queste, la quarantena preventiva

La circolare interministeriale “Indicazioni per l’individuazione e la gestione dei contatti di casi di infezione da SARS-CoV-2 in ambito scolastico” regola l’utilizzo di screening test nelle scuole e la quarantena per i casi sospetti.

Il documento, redatto dal Ministero dell’Istruzione e dal Ministero della Salute e trasmesso lo scorso 3 novembre 2021 (consultabile qui), indica le linee guida per le campagne di screening e la sorveglianza da realizzare negli istituti scolastici.

Come già indicato in questo articolo, non basterà più un solo alunno positivo per far scattare l’allontanamento forzato preventivo dell’intera classe, ma sarà necessario che almeno tre alunni risultino contagiati dal Covid-19.

Cosa fare se qualcuno rifiuta di sottoporsi al test?

Il documento, diffuso dai due ministeri, ha l’obiettivo di indicare la via da percorrere nel caso in cui sorgano situazioni particolarmente delicate da gestire. Tra queste, una possibile eventualità è quella del rifiuto di sottoporsi al tampone o il mancato rispetto della quarantena.

Infatti, come indicato al punto 11 della circolare, nei casi in cui non fosse possibile ottenere una descrizione esaustiva della situazione epidemiologica del gruppo

(…) ad esempio per la mancata effettuazione o il rifiuto dei test di inizio sorveglianza di una parte dei
contatti, il Dipartimento di Prevenzione – oltre a porre in quarantena i contatti senza test di screening può valutare le strategie più opportune per la tutela della salute pubblica. Inclusa la possibilità di disporre la quarantena per tutti i contatti individuati a prescindere dal loro esito al test di screening
”.

Si sottolinea quindi lo stretto rapporto tra i Dipartimenti di Prevenzione e i Dirigenti degli istituti. I primi sono tenuti a segnalare tempestivamente ai plessi l’esito positivo o negativo dei tamponi ai soggetti sottoposti a screening; i secondi si impegnano a coadiuvare l’attività di prevenzione dei Dipartimenti segnalando anomalie ed eventuali mancanze da parte del personale o degli studenti.

Quest’ultima disposizione vale anche nel caso dei controlli sull’obbligo vaccinale per i docenti in vigore dal prossimo 15 dicembre.