Sindacati e associazioni di categoria si esprimono sull’obbligo di vaccino per il personale scolastico, in vigore da ieri 15 dicembre su tutto il territorio nazionale
Nelle scorse settimane il Governo ha firmato il Decreto-legge n.172 del 26 novembre 2021 che – tra le altre novità – ha introdotto l‘obbligo di vaccino anche per docenti e personale ATA. Dal 15 dicembre non basta più un tampone negativo per accedere alle strutture scolastiche, il personale scolastico deve necessariamente presentare la certificazione verde rilasciata a seguito dell’avvenuta vaccinazione.
Non si sono fatte attendere polemiche e prese di posizione da parte degli addetti ai lavori. Diverse sono le questioni sollevate dai rappresentanti sindacali e delle associazioni di categoria.
Il parere dell’ANIEF sull’obbligo vaccinale per i docenti
L’ANIEF Associazione Nazionale Insegnanti e Formatori, ha ribadito la contrarietà all’obbligo imposto per le categorie del personale scolastico, comunicando la proroga dei termini – fino al 31 dicembre – per il ricorso al Tar del Lazio. L’impugnazione ha come obiettivo proprio il contrasto di quel Decreto Legge n.172 del 26 novembre, a cui ha fatto seguito la Circolare ministeriale n. 1889/2021 diffusa nelle scuole.
“Il punto cruciale del ricorso è quello della discriminazione, dal momento che la vaccinazione non è obbligatoria per tutta la popolazione”.
Marcello Pacifico – Presidente Nazionale dell’ANIEF
Pacifico ha poi aggiunto che “ANIEF citerà tutte queste pronunce nel ricorso al Tar Lazio che sarà presentato la prossima settimana per richiedere la sospensione dell’obbligo vaccinale per il personale scolastico che per noi continua ad essere lesivo di più diritti costituzionali”. “Ci sono diverse sentenze al di fuori dell’Italia” – conclude Pacifico – “che sull’obbligo vaccinale ci stanno dando ragione“.
Dello stesso avviso Gianmauro Nonnis, Segretario Generale dell’ANIEF, che già nelle scorse settimane rimarcava l’errore del governo di “avere protetto il personale e dimenticato le altre misure di prevenzione, come lo stop classi pollaio”.
L’Associazione Nazionale Presidi “Nulla di eclatante”
Di tutt’altro avviso l’ANP, Associazione Nazionale Presidi, che affida al Presidente Antonello Giannelli parole di fiducia nei confronti della riuscita dell’iniziativa per l’obbligo vaccinale.
“La norma è chiara. Mercoledì non ci aspettiamo nulla di eclatante, sappiamo che oltre il 95% del personale scolastico è vaccinato, quindi siamo tranquilli. C’è una minoranza, magari rumorosa, di no vax ma è appunto minoranza.”
Il riferimento va a quei circa 65.000 dipendenti delle amministrazioni scolastiche non ancora sottoposti a immunizzazione, che dovranno ora ottemperare all’obbligo. La documentazione che attesti almeno l’inizio del percorso di vaccinazione deve essere presentata entro 5 giorni. In mancanza di ciò, è prevista la sospensione del servizio e dello stipendio, senza la perdita del posto di lavoro.
A quel punto, il dirigente invita il dipendente a provvedere alla vaccinazione entro 20 giorni. É utile ricordare che per il personale scolastico sono state disposte corsie prioritarie (senza prenotazione). Nel frattempo, il lavoratore può continuare – in via eccezionale – ad accedere alle strutture presentando il Green Pass base, quindi anche il tampone.
Per quanto riguarda i controlli, la critica di Giannelli all’Amministrazione riguarda la poca chiarezza sull’utilizzo della cosiddetta “SuperApp” per verificare le certificazioni. Infatti, secondo il presidente di ANP, l’Amministrazione sarebbe “sempre più restia a fornire chiare indicazioni su quanto non immediatamente ricavabile dalla norma e, quando lo fa, sempre sul filo di lana”.