A Venezia ‘79 prosegue la Mostra del Cinema confermando il grande livello artistico dei film selezionati quest’anno.
I 3 film italiani in concorso sono stati proiettati nei giorni scorsi con grande successo di pubblico e critica.
Forte l’indagine dei tre registi sull’evoluzione dell’animo umano collegato alle relazioni familiari e sentimentali che gli interpreti vivono.
Il primo film di Luca Guadagnino “Bones and All” ha ottenuto ben 11 minuti di applausi. Il regista Luca Guadagnino è una bella conferma nello spazio artistico internazionale.
Al centro della narrazione c’è Maren, una diciottenne che si ritrova sola dopo l’abbandono del padre. La ragazza ha continui impulsi di cannibalismo che la costringono a restare emarginata e a nascondersi dal resto del mondo. Un giorno, però, incontra un uomo vittima della stessa, terrificante situazione e, a breve distanza, un ragazzo di cui finirà presto per innamorarsi.
Prendendo spunto dal romanzo omonimo di Camille De Angelis, Guadagnino ambienta per la prima volta un suo lungometraggio negli Stati Uniti e firma un road movie che ha tanto a che fare con le pellicole statunitensi della New Hollywood.
Possono venire in mente film come “La rabbia giovane” di Terrence Malick seguendo il percorso di questi due ragazzi tra gli stati americani, mentre lasciano dietro di loro una lunga scia di sangue.
“Monica” del regista Andrea Pallaoro, secondo film selezionato, intercetta le dinamiche di un disagio psicologico dovute a un vissuto problematico, intessute nelle relazioni famigliari e nel non facile inserimento nella comunità di riferimento.
E lo fa con un cinema di ricerca linguistica già capace di identificarsi in sguardo, in cui ogni dettaglio messo in scena o evocato fuori campo si traduce in gesto rivelatorio.
Interpretata in maniera sublime dall’iconica attrice trans Trace Lysette, Monica è una giovane donna bella e disinvolta che dalla California torna alla casa paterna per un’emergenza legata alla salute della madre, Eugenie.
Qui è chiamata a fare i conti con una famiglia che l’ha abbandonata mentre sceglieva le proprie mutazioni esistenziali, ma con la quale è pronta a rimettersi in gioco.
L’immensità, terzo film italiano in concorso, del regista Andrea Crialese, è la storia ambientata nella Roma degli anni 70, di un mondo sospeso tra quartieri in costruzione e varietà ancora in bianco e nero, conquiste sociali e modelli di famiglia ormai superati. Clara, Pénelope Cruz, e Felice si sono appena trasferiti in un nuovo appartamento. Il loro matrimonio è finito: non si amano più, ma non riescono a lasciarsi.
A tenerli uniti, soltanto i figli su cui Clara riversa tutto il suo desiderio di libertà. Adriana, la più grande, ha appena compiuto 12 anni ed è la testimone attentissima degli stati d’animo di Clara e delle tensioni crescenti tra i genitori. Adriana rifiuta il suo nome, la sua identità, vuole convincere tutti di essere un maschio e questa sua ostinazione porta il già fragile equilibrio familiare ad un punto di rottura. Mentre i bambini aspettano un segno che li guidi, che sia una voce dall’alto o una canzone in tv, intorno e dentro di loro tutto cambia.
Venezia però non è solo proiezioni al cinema!
La Sala Web della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica – organizzata con costante successo da 11 anni dalla Biennale di Venezia – presenta quest’anno 18 lungometraggi e 12 cortometraggi (questi ultimi accessibili gratuitamente) online provenienti da tutto il mondo. Essi si terranno in streaming, in contemporanea con le presentazioni ufficiali dei film al Lido, con una capienza limitata.
Si tratta di titoli significativi, in prima mondiale, della Selezione ufficiale della 79. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica (31 agosto – 10 settembre 2022) inclusi nelle sezioni Fuori Concorso, Orizzonti, Orizzonti Extra e Biennale College Cinema.
Cortometraggi
I 12 cortometraggi, disponibili gratuitamente in tutto il mondo, saranno visibili dal sito www.labiennale.org. Con proiezioni collocate per conto della Mostra sul sito operato da Festival Scope (www.festivalscope.com). Fra i titoli proposti, quattro cortometraggi italiani: Manuale di cinematografia per dilettanti – Vol. I (20’) di Federico Di Corato, TRIA – del sentimento del tradire (17’) di Giulia Grandinetti, entrambi della sezione Orizzonti – Cortometraggi, nonché In quanto a noi (5’), con voce di Wim Wenders, e A guerra finita (5’), con voce di Gino Strada, entrambi di Simone Massi, Fuori Concorso.
Lungometraggi
I 18 lungometraggi, limitati al territorio italiano, provenienti dalle sezioni Fuori Concorso, Orizzonti, Orizzonti Extra e Biennale College Cinema della 79. Mostra, saranno visibili dal sito www.labiennale.org, con proiezioni collocate sul sito operato da MYmovies.it all’indirizzo www.mymovies.it/ondemand/biennalecinema/ della piattaforma streaming Biennale Cinema Channel.
Fra i lungometraggi disponibili online sono inclusi quattro film italiani. Si tratta di Gli ultimi giorni dell’umanità di Enrico Ghezzi e Alessandro Gagliardo e The Matchmaker di Benedetta Argentieri (Fuori Concorso), Notte fantasma di Fulvio Risuleo (Orizzonti Extra). Nonché un film di Biennale College Cinema, Come le tartarughe di Monica Dugo.
Sono inoltre disponibili, fra gli altri titoli, il documentario Freedom on Fire: Ukraine’s Fight for Freedom di Evgeny Afineevsky, instant movie sulla guerra in Ucraina, che il regista ha iniziato a girare subito dopo il 24 febbraio, inizio del conflitto e l’ultimo film postumo del regista Leone d’Oro Kim Ki-duk, scomparso nel dicembre 2020, Call of God.
I 18 lungometraggi della Sala Web, si aggiungono in questi giorni alla library di 35 titoli della piattaforma streaming Biennale Channel Cinema. Essa presenta, in collaborazione con MYmovies, un’importante selezione di film da riscoprire della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica delle edizioni della Mostra fra il 2007 e il 2020, rimasti inediti in Italia.
Guida pratica alla visione
Per le proiezioni dei cortometraggi sul territorio internazionale si potrà accedere alla proiezione gratuita del film prescelto dopo aver effettuato una registrazione su www.festivalscope.com. Ciascun titolo (in versione originale con sottotitoli) sarà disponibile per la visione in streaming a partire dalle ore 18 (ora italiana) del giorno della presentazione ufficiale del film al Lido. Fino al 30 settembre 2022 nel limite dei posti disponibili.
Per accedere ai lungometraggi sul territorio italiano, in lingua originale con sottotitoli in italiano, basterà acquistare un abbonamento mensile da € 7,90, trimestrale da € 19,90 oppure annuale da € 70,00. Basterà accedere agli indirizzi internet www.labiennale.org e www.mymovies.it/ondemand/biennalecinema/ della nuova piattaforma streaming Biennale Cinema Channel. Ogni film sarà trasmesso a partire dalle ore 21 (ora italiana) del giorno della presentazione ufficiale. Successivamente il titolo sarà disponibile per ulteriori 5 giorni fino alla fine degli streaming disponibili.
La Biennale di Venezia alla 79a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica ha in cartellone anche due iniziative di solidarietà per i registi, cineasti, artisti arrestati o imprigionati nel mondo nell’ultimo anno. Con lo scopo di sensibilizzare i media, i governi e le organizzazioni umanitarie mondiali sulla loro situazione. Le due iniziative, organizzate in collaborazione con ICFR-International Coalition Filmmakers at Risk, sono costituite da: un panel internazionale sabato 3 settembre alle 15.30 (Palazzo del Casinò). Già avvenuto con grande partecipazione, e un flash-mob sul red carpet (Palazzo del Cinema) venerdì 9 settembre alle 16.30.
Il panel internazionale, intitolato Cineasti sotto attacco: fare il punto, agire / Filmmakers Under Attack: Taking stock, Taking Action. Avvenuto sabato 3 settembre alle ore 15.30 al Palazzo del Casinò (Lido di Venezia), in Sala Conferenze stampa.
Argomenti e obiettivi del panel sono stati vari. Informare sulla situazione dei cineasti attualmente perseguitati, arrestati o tenuti prigionieri nel mondo; esprimere solidarietà e preoccupazione per il loro futuro; segnalare la necessità che il mondo del cinema si mobiliti; discutere sulle possibili azioni che la comunità internazionale possa concretamente intraprendere in loro aiuto. Inoltre – in occasione del panel – cineasti e artisti presenti alla Mostra saranno invitati a partecipare al flash-mob sul red carpet del Palazzo del Cinema di venerdì 9 settembre (ore 16.30).
In particolare, fra i temi affrontati: il progetto del fondo per i registi ucraini dell’ICFR (ne parlerà Vanja Kalurdjercic). I numerosi casi di cineasti perseguitati cui l’ICFR si sta occupando nel resto del mondo (Orwa Nyrabia), la situazione in Turchia, con riferimento al caso della produttrice Çiğdem Mater e dei suoi colleghi condannati con lei (Nadir Öperli). Anche sulla situazione iraniana, con riferimento ai recenti casi dei cineasti Jafar Panahi, Mohammad Rasoulof e Mostafa Aleahmad.
Il flash-mob (venerdì 9 settembre, ore 16.30, red carpet, Palazzo del Cinema)
I cineasti, gli artisti e altre personalità della comunità del cinema presenti il 9 settembre alla 79. Mostra sono invitate a partecipare, alle 16.30, al flash-mob sul red carpet del Palazzo del Cinema (Lido di Venezia) per attirare l’attenzione sulla situazione dei cineasti arrestati o imprigionati nel mondo, e in particolare del regista Jafar Panahi e degli altri registi iraniani perseguitati.
Il flash-mob si terrà infatti prima dell’inizio (ore 16.45) della proiezione in Sala Grande del film in concorso Kehrs nist (No Bears, Iran, 107’), diretto da Jafar Panahi. Il cineasta iraniano dissidente, già arrestato e condannato in passato, non potrà naturalmente essere presente alla Mostra in quanto nuovamente privato della libertà personale nel luglio scorso, per aver manifestato insieme a numerosi suoi colleghi per l’arresto di altri due registi, Mohammad Rasoulof e Mostafa Aleahmad, avvenuto a seguito delle proteste contro la violenza nei riguardi di civili in Iran.
Il flash-mob organizzato immediatamente prima della proiezione del film di Jafar Panahi intende rappresentare la più forte dimostrazione della massima solidarietà del mondo del cinema nei confronti del regista e di tutti i colleghi che si trovano nella sua situazione.
La Mostra quindi è un grande contenitore di cultura necessario per interpretare la grande ricchezza ma anche i contrasti della nostra realtà.
Articolo della Dott.ssa Paola Perlini