Mense: una su quattro non ha superato l’esame dei Nas.
Nell’ultimo mese l’intenso intervento dei Nas nelle mense scolastiche ha evidenziato irregolarità pari al 27% del totale delle aziende visitate.
Per le 13 cucine in cui si sono rilevate carenze igienico-sanitarie come presenza di muffa, insetti ed escrementi di roditori è disposta la chiusura dell’attività.
Un asilo nido in provincia di Taranto che si approvvigionava di acqua da una fonte idrica non idonea è stato chiuso.
In altre mense sono state sequestrate grandi quantità di alimenti scaduti e privi di tracciabilità.
Il Presidente della Commissione di Albo dei Tecnici della Prevenzione, Vincenzo Di Nucci, spiega:
“La normativa prevede che ogni alimento sia tracciabile in ogni fase della sua filiera di produzione. Così come le etichette devono riportare tutti gli ingredienti dell’alimento partendo da quello presente in quantità maggiore. Gli allergeni devono essere evidenziati in neretto, così da essere immediatamente identificabili”.
E aggiunge
“Questi dati dimostrano che è necessario implementare le azioni di prevenzione”.
Diverse aziende hanno violato i capitolati contrattuali confezionando porzioni di pasti inferiori rispetto alla grammatura stabilita e per questo dovranno rispondere di frode e inadempienza in pubbliche forniture.
Di Nucci fa notare che il problema risiede nelle gare di appalto, quando i prezzi sono eccessivamente a ribasso i fornitori cercano un escamotage per tagliare i prezzi.
Riducendo le porzioni di cibo il sotterfugio passerebbe inosservato.
Per fortuna poi arrivano i controlli di persone scrupolose e soprattutto incorruttibili che agiscono coscienziosamente per salvaguardare la salute dei consumatori, molti dei quali giovanissimi.
Articolo a cura di Flora Sannino.
Resta sempre aggiornato su https://scuola.psbconsulting.it/news/