Articolo a cura di Antonella Amato
Lo scorso venerdì 13 maggio di quest’anno, il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, è stato a Napoli per stipulare un patto tra Istituzioni locali, Chiesa e realtà del terzo settore.
Lo scopo dell’intesa è, in primis, quello di offrire più opportunità educative ai giovani della città partenopea.
Garantendo, al contempo, un programma di attività e percorsi di integrazione che riguardino i ragazzi più fragili, nonché gli stranieri e giovani più a rischio.
Un patto molto sentito, che affonda le proprie radici negli svariati appelli lanciati da istituzioni e cittadini locali da lungo tempo.
L’obiettivo principale da parte delle istituzioni è dunque quello di prevenire il più possibile l’abbandono scolastico. Questo vale per tutti i ragazzi di età scolastica, di qualunque rango o appartenenza si tratti.
L’intesa è stata sottoscritta nello scenario dell’istituto penitenziario minorile di Nisida.
Presenti la ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, e l’arcivescovo di Napoli, don Domenico Battaglia.
Proprio quest’ultimo, per lungo tempo, ha lanciato appeli per sollecitare un’iniziativa di questo tipo. Tra l’altro, lanciandolo non soltanto alle Istituzioni locali e regionali, bensì anche all’interno Governo nazionale. Giacché, leggendo tra le sue parole, i ragazzi di Napoli e dell’Italia possono essere un’opportunità per un futuro migliore per tutti.
“Noi, come Ministero e Istituzioni nazionali – ha sottolineato il ministro Patrizio Bianchi- mettiamo dunque a disposizione 40 milioni di euro per il Patto”. Bene è ricordare anche che questo ha come primo impegno, ma non unico, quello di “aumentare il numero degli istituti scolastici aperti per tutta la giornata”.
Tra le priorità da raggiungere attraverso tali fondi, che le scuole avranno direttamente a disposizione, vi sono, come suddetto, anche attività speciali destinate ai ragazzi e ragazze più a rischio, nonché anche per il miglioramento dei percorsi di integrazione per chi arriva da immigrato o abbia comunque bisogno di inserirsi nel contesto scolastico.