Diversi sindaci hanno sottoscritto un appello al Governo affinché venga esteso l’obbligo di Green Pass agli studenti delle elementari
Il sindaco di Pesaro, Mario Ricci, lancia un appello al premier Draghi e ai ministeri della Scuola e della Sanità. Secondo il presidente dell’associazione Autonomie Locali Italiane (ALI), infatti, è necessario estendere l’obbligo di Green Pass anche agli studenti delle elementari.
A inizio mese, l’AIFA ha dato l’ok alla somministrazione del vaccino nella fascia d’età interessata, quella che va dai 5 agli 11 anni. Non ne ha però esteso l’obbligatorietà, come ha fatto invece per altre categorie, come il personale scolastico e le Forze dell’Ordine.
Intanto, già la scorsa settimana, il Governo ha specificato che i bambini al di sopra dei 12 anni devono munirsi di Green Pass per poter utilizzare il trasporto pubblico. In caso contrario, i genitori dovranno far fare ai figli un tampone ogni 48 ore.
L’appello a Draghi
L’appello del primo cittadino pesarese, sottoscritto da diversi altri sindaci, chiede al Governo di adottare provvedimenti per scongiurare il fatto che bambini e i ragazzi possano “ritrovarsi in Didattica a distanza a causa dei loro compagni non vaccinati”. In un’intervista a Repubblica aggiunge: “bisogna introdurre il Green Pass anche per gli alunni delle elementari, per gli studenti delle medie e delle superiori”.
“Per rendere la scuola in presenza sicura dal punto di vista sanitario, tenuto conto che gli insegnanti hanno l’obbligo di vaccino – bisogna rivolgersi ai ragazzi. Il Green Pass ci aiuterebbe nella campagna di vaccinazione per i bambini”.
Questo provvedimento, secondo i promotori, avrebbe l’effetto di evitare “il paradosso che le famiglie che hanno fatto vaccinare i loro figli, si ritrovino lo stesso con i ragazzi in Dad”.
Di diverso avviso Antonello Giannelli, Presidente dell’Associazione Nazionale dirigenti Pubblici. Il numero uno dell’ANP nei giorni scorsi aveva invece espresso apprezzamento per la decisione di estendere l’obbligo vaccinale al personale scolastico. Giannelli ora invoca cautela, sottolineando però la necessità di porre “estrema e doverosa gradualità nell’introduzione di misure che potrebbero comportare una compressione del diritto all’istruzione”.