Fondi del PNRR: Prime opportunità per la scuola

Articolo a cura della Dott.ssa Silvia Sartini.
Introduzione a cura della Dott.ssa Paola Perlini

La Dott.ssa Silvia Sartini, con questo ultimo articolo, ci porta a conoscenza dello stato dell’arte del PNRR, Istruzione che ha già percorso due terzi di strada, con quattro provvedimenti su sei al traguardo.

Il primo ad arrivare in porto è il rilancio degli Its.

Il provvedimento, dopo una lunga mediazione, ha visto la luce il 25 maggio u.s.
Il testo dovrà ora tornare alla Camera per il via libera definitivo.

La seconda riforma del PNRR Scuola, che riordina reclutamento e formazione/carriera degli insegnanti,  è stata attuata, in parte, con il Dl 73/2021. É stata così aperta la strada, anche nella scuola, ai concorsi semplificati “Brunetta” ed è da bandire annualmente.

Il secondo step della riforma, da centrare entro il 30 giugno, è contenuto nel Dl 36, ora all’esame del Senato.

Il nuovo sistema formativo sarà definito dalla scuola di alta formazione, la terza riforma del PNRR Scuola, che viene istituita con il Dl 36. Si occuperà di linee di indirizzo e di accreditare e verificare le strutture che dovranno erogare i corsi. Il tutto al fine di garantire la massima qualità.

In fase avanzata di definizione è la riforma dell’orientamento per far conoscere meglio le discipline Stem e provare a recuperare i divari territoriali e i «Neet» (oltre due milioni nella fascia 14-25 anni).

«L’obiettivo è accompagnare famiglie e studenti fin dalle scuole del primo ciclo, con informazioni e interventi personalizzati.»

Riteniamo molto importante seguire il percorso di queste riforme. Esse sono uniche nel nostro panorama scolastico. É altresì doveroso informare le scuole e i professionisti che vi lavorano sulle opportunità che si profilano all’orizzonte.

Continueremo a tenere alto l’interesse per questa grande riforma e a produrre documenti interessanti come quest’ultimo proposto. 

Prime opportunità per la scuola legate ai fondi del PNRR

Il programma della Missione 4 del PNRR concernente il settore Istruzione ed intitolato Futura, la scuola per l’Italia di domani.

Si pone l’ambizioso obiettivo di realizzare una scuola sempre più innovativa, sostenibile, sicura e inclusiva. Ciò tramite l’approvazione e l’attuazione di riforme e con investimenti diretti a finanziare le infrastrutture e l’acquisizione e potenziamento delle competenze.

Riforme ed investimenti previsti

Per la realizzazione del programma sono previste riforme e investimenti.
L’adozione delle 6 riforme è prevista entro l’anno 2022. Queste prevedono soprattutto l’emanazione e l’attuazione di atti normativi e amministrativi. Senza di essi, infatti, non si potrebbe dar attuazione agli investimenti, – tranne alcune che invece necessitano di più annualità – e sono destinate a innovare i seguenti settori:
  1. Istituti tecnici e professionali.
  2. L’obiettivo perseguito è quello di investire sul capitale umano per favorire la crescita del Paese. Ciò avverrà allineando i curricula offerti dagli Istituti scolastici tecnici e professionali all’effettiva domanda di competenze proveniente dal rispettivo contesto produttivo locale (geografico, economico e sociale) in cui si situano gli Istituti. Tale allineamento permetterà di intercettare le effettive potenzialità di sviluppo dei territori. Particolare riguardo è dato alle innovazioni previste sia in campo digitale sia indicate nel Piano Nazionale Industria 4.0.
  3. Sistema degli Istituti tecnici superiori. Finalizzata ad allineare domanda e offerta di lavoro attraverso un aumento degli ITS e della relativa offerta formativa. Ciò anche attraverso un maggiore collegamento col territorio e con le sue realtà imprenditoriali, universitarie, amministrative. Particolare attenzione verrà riservata alla formazione di tecnici specializzati per gestire processi e sistemi ad alta complessità, quali nuove tecnologie per il Made in Italy, nuove tecnologie della vita, nuove tecnologie per il patrimonio culturale, TIC, efficienza energetica, mobilità sostenibile.

Inoltre si avrà:

  1. Orientamento. Con l’obiettivo di contrastare i fenomeni della dispersione scolastica e dei giovani neet. Da realizzarsi attraverso una reale sinergia tra i sistemi educativi (scuola e università) e il mondo lavorativo. Consentirà agli studenti di operare scelte consapevoli indirizzate verso gli studi superiori o verso la formazione professionalizzante. Gli strumenti a tale fine individuati consistono:
    – nella realizzazione di una piattaforma digitale per l’orientamento che fornisca dati utili a scelte consapevoli circa l’offerta formativa erogata dalle Università e dagli ITS;
    – nell’ampliamento del numero di scuole oggetto di sperimentazione della durata quadriennale (licei e istituti tecnici).
  2. Reclutamento del personale docente. Al fine di migliorare la qualità dei percorsi educativi offerti agli studenti dai docenti. Si prevede un nuovo sistema di reclutamento del personale docente che comprenderà una revisione delle attuali modalità di formazione inziale e di formazione lungo tutto l’arco della carriera lavorativa. Particolare accento sarà posto alle future selezioni che porteranno a circa 70.000 assunzioni entro il 2021. Dovranno far emergere oltre alle conoscenze possedute anche i metodi didattici e le capacità di relazione.
  3. Scuola di alta formazione e formazione continua. Istituita per garantire a dirigenti, docenti e personale ATA, l’acquisizione di nuove competenze metodologiche, digitali e culturali in un’ottica di un continuo sviluppo professionale e di carriera. L’obiettivo vedrà coinvolte le Università, oltre l’Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa (INDIRE) e l’Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema educazione di Istruzione e di formazione (INVALSI)
  4. Riorganizzazione del sistema scolastico. Per effetto della denatalità degli ultimi anni, si realizzerà una diminuzione del numero degli studenti per classe. Si otterranno così al contempo vantaggi nella qualità dell’insegnamento offerto, con una conseguente riduzione del personale scolastico. Tali aspetti offriranno l’occasione per un ripensamento e una rimodulazione dei piani di dimensionamento della rete scolastica.

Alla data odierna, delle 6 riforme previste ben 4 si stanno avviando verso la conclusione e precisamente:

  • Il primo provvedimento vede il potenziamento e il rilancio del sistema degli Istituti tecnici superiori. Ha superato l’esame al Senato lo scorso 25 maggio 2022 e ora si è in attesa della definitiva approvazione a seguito del secondo passaggio alla Camera. Il plauso è arrivato anche da parte delle imprese. A quest’ultime, il provvedimento riconosce un ruolo centrale nella formazione connessa al mondo del lavoro. Gli ITS che mediamente hanno riscontrato un tasso di occupazione medio dell’80% riceveranno un finanziamento pari a 1,5 miliardi per il relativo potenziamento nell’offerta formativa e professionale. Questa verrà erogata con l’obiettivo di assicurare almeno un raddoppio degli iscritti. Ulteriori provvedimenti saranno poi necessari per garantirne l’attuazione.
  • In tema di reclutamento del personale docente, parte della riforma ha visto la luce con l’approvazione del D.L. 73/2021. Questo ha previsto sia concorsi semplificati – secondo le norme approvate dal Ministro Brunetta – sia l’emanazione di bandi annuali. La seconda parte della riforma è attualmente contenuta nel D.L. 36 del 30 aprile 2022. “Ulteriori misure urgenti per l’attuazione del PNRR”. In esame al Senato, prevede nuove modalità per l’acquisizione dell’abilitazione all’insegnamento e meccanismi di formazione continua finalizzata a garantire l’innovazione nei modelli didattici e incentivata economicamente.
  • Lo stesso D.L. 36/2022 prevede l’istituzione della Scuola di Alta formazione. Quest’ultima detterà Linee di indirizzo e provvederà ad accreditare gli enti di formazione che erogheranno i percorsi formativi.
  • Si sta definendo la riforma dell’Orientamento che mira a garantire una migliore conoscenza per gli studenti delle discipline STEM. Si preoccupa inoltre di agire per colmare i divari territoriali e recuperare i soggetti in condizione di Neet. Ciò avverrà attraverso interventi personalizzati che supportino famiglie e alunni lungo tutto il percorso di istruzione e formazione.
I traguardi (milestone) da raggiungere entro il 30 giugno 2022 per il settore scuola erano stati individuati nella riforma del reclutamento dei docenti e nell’accelerazione della transizione digitale. Ad oggi l’Italia nel settore scuola risulta dunque in anticipo nell’attuazione delle riforme.

Linee di investimenti

Per quanto riguarda le 11 linee di investimenti rispettivamente destinate:

a) alle infrastrutture:
  1. costruzione di nuove scuole, asili nido e scuole dell’infanzia; 
  2. realizzazione di mense;
  3. realizzazione di infrastrutture per lo sport a scuola;
  4. messa in sicurezza degli edifici;
  5. scuole 4.0;
b) alle competenze: 

6. riduzione dei divari territoriali;

7. sviluppo e riforma degli ITS;

8. didattica digitale integrata;

9. formazione sulla transizione digitale del personale scolastico;

10. nuove competenze e linguaggi;

11. estensione del tempo pieno;

Lo stato dell’arte alla data odierna è quello descritto di seguito.

Gli avvisi pubblici destinati a raccogliere le candidature degli Enti Locali interessati alla sostituzione edilizia per realizzare nuove scuole innovative, sostenibili, sicure e inclusive sono stati emanati dal Ministero dell’Istruzione con nota prot. n. 48048 del 2 dicembre 2021. Scadenza al giorno 8 febbraio 2022.  

Nel mese di febbraio 2022, il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha incontrato il Gruppo di lavoro formato da alte professionalità e incaricato di formulare entro il mese di marzo 2022 le Linee guida che orienteranno l’individuazione e la realizzazione di nr. 195 nuovi istituti scolastici previsti nel PNRR. – Missione 2, Componente 3, Investimento 1.1. “Piano di sostituzione di edifici scolastici e di riqualificazione energetica” -. Da attuarsi sia con la costruzione di nuovi edifici sia attraverso interventi di innovazione sugli edifici già esistenti. Entrambe le modalità finalizzate a rendere le scuole sicure, sostenibili e inclusive. L’ottica è diretta a garantire istruzione, formazione, luogo di socialità, inclusione e presidio per il territorio.

Linee guida orientative per gli ambienti di apprendimento e per la didattica

In data 2 maggio 2022 le Linee guida orientative per gli ambienti di apprendimento e per la didattica, sono state presentate alla Triennale a Milano e sono state formulate sotto forma di decalogo articolato nei seguenti punti:
  1. Una scuola di qualità – Una buona architettura come condizione per apprendimenti migliori e segno riconoscibile per la comunità.
  2. Una scuola a basso consumo – Edifici a impatto minimo.
  3. Una scuola sostenibile – Scuole costruite con materiali e strutture sostenibili.
  4. Una scuola aperta – Scuole con spazi accoglienti per la comunità.
  5. Una scuola fra dentro e fuori – Ogni spazio è importante.
  6. Una scuola per apprendere meglio – La progettazione degli spazi in chiave pedagogica.
  7. Una scuola per chi ci lavora – Gli spazi di lavoro come risorsa dell’azione educativa.
  8. Una scuola per i cinque sensi – L’apprendimento per tutti.
  9. Una scuola attrezzata – Il rapporto tra spazi e arredi.
  10. Una scuola connessa – Tecnologie per l’apprendimento.

Si disegna così una scuola del futuro.

Costruita con un’architettura attrattiva e aperta, autosufficiente energeticamente e con ridotte esigenze di manutenzione, sostenibile in quanto realizzata con materiali eco-compatibili, attrezzata con arredi funzionali alle mutevoli esigenze didattiche, a contatto con la natura e con spazi esterni concepiti come luoghi di formazione. Un luogo che possa accogliere studenti e cittadini in ogni ora di ogni giorno dell’anno. Un posto duraturo nel tempo che deve potersi adattare continuamente ai differenti metodi educativi e di apprendimento, che mutano nel corso degli anni, per offrire sempre percorsi innovativi.

In data 6 maggio 2022 sono state pubblicate le relative graduatorie delle aree, distinte per regioni, che hanno visto i fondi – aumentati rispetto allo stanziamento iniziale – finanziare nr. 216 nuove scuole (anziché le nr. 195 inizialmente previste) ubicate in 85 province. L’investimento totale è pari a 1 miliardo e 189 milioni di Euro. 

Si attende ora l’emanazione del maxi-concorso di progettazione.

Basato sulle Linee guida orientative per gli ambienti di apprendimento e per la didattica dal titolo “Progettare, costruire e abitare la scuola”, all’esito del quale il Ministero dell’Istruzione stipulerà con gli Enti beneficiari apposita convenzione di concessione dei finanziamenti.

Obiettivo di contrasto della dispersione scolastica e il superamento dei divari territoriali

Nello scorso mese di marzo 2022 il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha istituito il Gruppo di lavoro che avrà il compito di definire le indicazioni generali e le linee guida destinate alle Istituzioni scolastiche. Queste saranno propedeutiche alla realizzazione dell’obiettivo del contrasto della dispersione scolastica e il superamento dei divari territoriali. Traguardo per il quale il PNRR ha stanziato una somma pari a 1,5 miliardi.

Negli istituti scolastici nei quali risultano bassi livelli di apprendimento – rilevati attraverso le prove Invalsi – si realizzeranno azioni di personalizzazione dei percorsi scolastici, di sostegno mirato ai Dirigenti scolastici, funzioni di mentoring e formazione destinate ad almeno la metà del corpo docente, potenziamento del tempo scuola attraverso specifici progetti.
Tali azioni si realizzeranno lungo un arco temporale di più annualità con la seguente tempistica: 
  • 2021: implementazione piattaforma
  • 2022: inizio delle attività di mentoring e presentazione dei corsi post diploma
  • 2024: implementazione attività di mentoring
  • 2025: partecipazione alle attività da parte di 820.000 studenti
  • 2026: raggiungimento dell’obiettivo del 10,2% del tasso di abbandono scolastico. 

Transizione digitale e scuola innovativa

In data 27 aprile 2022 sono stati pubblicati gli avvisi pubblici per favorire e supportare la transizione digitale. Essi destineranno, a seguito di candidatura presentata dagli istituti scolastici interessati, voucher finalizzati alla realizzazione di scuole sempre più innovative e digitali.

I fondi disponibili, derivanti dal PNRR e messi a disposizione dal Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri di concerto con il Ministero dell’Istruzione, sono destinati alle istituzioni scolastiche e sono finalizzati alle due azioni rispettivamente:

a) della migrazione dei propri servizi a infrastrutture e soluzioni cloud. Con un finanziamento totale pari a 50 milioni di Euro destinato a rendere più affidabili e sicuri i servizi utilizzati dalle istituzioni scolastiche. Possono presentare domanda tutti gli istituti scolastici che necessitano di avviare un piano di migrazione di servizi o che avessero già provveduto a partire dal 1° febbraio 2020, avendo cura di scegliere, previa classificazione dei propri dati e servizi, quali migrare da una lista di 32 servizi (la scelta da effettuarsi va da un minimo di 3 fino ad un massimo di 23 servizi). Le operazioni di migrazione dovranno concludersi entro 18 mesi dall’attivazione del contratto stipulato con il relativo operatore economico. 

b) della necessità di dotare o aggiornare il proprio sito web. Con un finanziamento totale pari a 45 milioni di Euro. L’operazione è diretta ad offrire un modello standard di sito web istituzionale. L’obiettivo è quello di migliorare le esperienze digitali di quanti utilizzano i servizi scolastici aumentando la velocità, la chiarezza, la riconoscibilità oltre che l’accessibilità alle informazioni.

Le istituzioni scolastiche possono presentare la propria candidatura attraverso il portale PA digitale 2026. Si accede attraverso l’identità digitale dell’utente (SPID, CIE) entro la scadenza fissata al 24 giugno 2022

La procedura è a sportello. Le istanze presentate dalle istituzioni scolastiche verranno esaminate, in base all’ordine cronologico di presentazione, sotto il profilo della ricevibilità e ammissibilità.

Cronoprogramma delle attività

Per l’erogazione dei finanziamenti ottenuti sono previste tre finestre temporali di 30 giorni. 

Di seguito i Cronoprogrammi per le attività da svolgere a seguito della comunicazione dell’ammissibilità al finanziamento, rispettivamente per le due azioni: 

a) Avviso migrazione icloud

TempisticaAzione
Entro e non oltre 5 (cinque) giorni dalla notifica dell’ammissibilità al finanziamentoLa scuola è tenuta ad inserire il CUP all’interno della Piattaforma per accettare il finanziamento stesso. La richiesta del CUP deve essere effettuata nell’apposito portale “Sistema CUP” del DIPE, in tempo utile per il rispetto del suddetto termine perentorio a pena di non finanziabilità. Per agevolare gli utenti, è disponibile sull’applicativo CUP il template n. 2204006. Una procedura guidata e semplificata per la generazione del codice.
Dopo l’inserimento del CUP nella Piattaformail Sistema invia una notifica via PEC al Soggetto Attuatore di avvenuto inserimento del CUP stesso e dell’accettazione del finanziamento.
Decorsi i 5 (cinque) giorni per l’accettazione del finanziamento e l’inserimento del CUPil Dipartimento per la trasformazione digitale approva l’elenco delle domande finanziate ed emette il decreto di finanziamento. Il finanziamento della domanda viene comunicato con una specifica notifica via PEC e tramite avviso sulla Piattaforma
Entro 6 mesi dalla notifica del decreto di finanziamentoLa scuola deve attivare il contratto con il fornitore
Entro 18 mesi dalla data di attivazione del contratto con il fornitoreDevono essere concluse tutte le attività indicate

b) Avviso “Esperienza del Cittadino nei servizi pubblici” 

TempisticaAzione
Entro e non oltre 5 (cinque) giorni dalla notifica dell’ammissibilità al finanziamentoLa scuola è tenuta a inserire il CUP all’interno della Piattaforma per accettare il finanziamento stesso. La richiesta del CUP deve essere effettuata nell’apposito portale “Sistema CUP” del DIPE, in tempo utile per il rispetto del suddetto termine perentorio a pena di non finanziabilità. Per agevolare gli utenti, è disponibile sull’applicativo CUP il template n. 2204005. Una procedura guidata e semplificata per la generazione del codice
Dopo l’inserimento del CUP nella Piattaformail Sistema invia una notifica via PEC al Soggetto Attuatore di avvenuto inserimento del CUP stesso e dell’accettazione del finanziamento.
Decorsi i 5 (cinque) giorni per l’accettazione del finanziamento e l’inserimento del CUPil Dipartimento per la trasformazione digitale approva l’elenco delle domande finanziate ed emette il decreto di finanziamento. Il finanziamento della domanda viene comunicato con una specifica notifica via PEC e tramite avviso sulla Piattaforma
Entro 6 mesi dalla notifica del decreto di finanziamentoLa scuola deve attivare il contratto con il fornitore
Entro 9 mesi dalla data di attivazione del contratto con il fornitoreDevono essere concluse tutte le attività.

Un pensiero su “Fondi del PNRR: Prime opportunità per la scuola

  1. Docente 4.0 Erminia Franca dice:

    Chi osa insegnare non deve mai cessare di imparare. Non si insegna quello che si sa o quello che si crede di sapere: si insegna e si può insegnare solo quello che si è. La conoscenza che viene acquisita con l’obbligo non fa presa nella mente.

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