Una decina di studenti di una scuola media di Latina sono sotto indagine per aver spogliato “virtualmente” cinque studentesse e un’insegnante.
I ragazzi della scuola media, avvalendosi di app di fotomontaggi ed esattamente del Bikinioff, hanno creato finte immagini pornografiche delle ragazze tutte minorenni e della docente, diffondendole sui Social.
Bikinioff è un programma al quale applicando sistemi di intelligenza artificiale si riesce a creare immagini estremamente realistiche.
Si tratta di un “bot” presente su Telegram e non ha limitazioni di accesso o uso.
Il Garante italiano della privacy aprì un’istruttoria nel 2022 sui potenziali rischi del prodotto finto che può passare per vero proprio grazie a sistemi tecnologici che nelle mani sbagliate da una scintilla possono sviluppare incendi in men che non si dica.
Le foto sono diventate virali anche sui gruppi Whatsapp.
Le immagini erano talmente realistiche da essere comparse anche sui siti pornografici e quando ciò avviene diventa davvero un’impresa bloccarne la divulgazione, evitare che si diffondano anche in altri modi.
Le indagini sono state affidate alla Polizia Postale.
Le sei persone coinvolte, vittime di questo “scherzo goliardico” erano del tutto ignare.
Per le 5 ragazzine e le loro famiglie si è dovuto ricorrere al supporto del Garante dell’Infanzia e dell’adolescenza.
La procura dei minori intanto se da un lato dovrà proteggere l’identità dei minori, allo stesso tempo provvederà a sottolineare la gravità delle azioni inappropriate e sconsiderate di questi ragazzi che, triste a dirsi, molti considerano goliardate.
Ed è proprio qui la radice del problema.
Se sono gli stessi genitori a non capire la serietà del problema, se non disciplinano con fermezza i propri figli ma addirittura li “difendono” da chi li accusa, sdrammatizzando, allora rassegniamoci già da ora a dover vivere in un mondo dove “il bene è diventato male, e viceversa”.
Articolo a cura di Flora Sannino.
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