Dossier pensioni. Approvato il nuovo Decreto Ministeriale. Requisiti, domande e tabelle esplicative per andare in pensione dal 1° settembre 2023

Come anticipato nel precedente articolo, si era in attesa del decreto ministeriale che esponesse tutte le indicazioni e iter per i dipendenti del settore scuola che intendano andare in pensione per il prossimo anno accademico.

Le cessazioni del servizio dal 1° settembre sono infatti argomento principe del neo-approvato Decreto Ministeriale 238 e della nota 31924, rese pubbliche ieri, 8 settembre.

Quali le novità e i requisiti per andare in pensione?

Partendo dalle basi, ovvero dall’oggetto principale del tema previdenziale, per il prossimo anno si potrà richiedere non soltanto la classica pensione di vecchiaia (e art. 1 legge 27/12 n. 205 e art. 24 legge 214/2011), bensì anche pensioni straordinarie, come quella anticipata, nonché quella ottenuta tramite opzione donna o quota 100 e 102.

Inoltre, nella TABELLA ministeriale è disponibile una versione integrale di tutti i requisiti necessari per poterla ottenere.

Le domande vanno presentate in forma telematica sul portale Polis. Fanno eccezione i dipendenti che risiedono nelle province di Trento, Aosta e Bolzano, così come i lavoratori all’estero, che dovranno invece inoltrare le proprie richieste direttamente tramite la propria sede scolastica di lavoro, la quale avrà poi il compito di fare da tramite verso gli Uffici territoriali di competenza.

Per tutto il restante personale scolastico di ruolo, ivi compresi dunque dirigenti e docenti, nonché ATA e professionisti del settore educativo, resta dunque necessario utilizzare la piattaforma Polis del sito del Ministero dell’Istruzione, utilizzando l’apposito servizio per le Istante on line.

Il termine per la presentazione delle domande è fissato al 21 ottobre 2022 per tutti ad eccezione dei Dirigenti scolastici, per i quali si arriverà al 28 febbraio 2023, con effetti, ricordiamo, a partire dal 1° settembre 2023.

Sul portale Polis, inoltre, saranno presenti tre sezioni, a seconda del tipo di cessazione che vi si richiederà.

A questa prima sezione, faranno poi seguito

Sarà l’Ente INPS ad attuare la rispettiva verifica e attuabilità delle domande e a garantire dunque la buona riuscita dell’inoltro.

Termini, condizioni e tempistiche verranno esposte nei prossimi giorni dal Ministero dell’Istruzione con nota congiunta ad INPS.

Articolo di Sara Barone

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