Martedì 30 novembre Direttori SGA (Servizi Generali Amministrativo-Contabili) in sciopero tramite una manifestazione in programma a Roma
Lo stato di agitazione è stato proclamato da Anquap, Aida Scuole e Movimento nazionale Direttori SGA.
La protesta nasce, come recita una nota, a causa delle “numerose e ataviche criticità relative al funzionamento dei servizi amministrativi delle scuole e le conseguenti difficili condizioni di lavoro dei Direttori SGA e delle segreterie, sommate ad una mancata valorizzazione delle professionalità”.
Nel mirino delle tre associazioni, ci sono la Legge di Bilancio (con l’art. 110 della relazione illustrativa, considerata una vera e propria offesa per la categoria), il sistema di classificazione dei profili professionali e le inadeguatezze del PNRR in ambito scolastico. Per una valorizzazione economica vengono richiesti i seguenti punti:
- equiparazione del trattamento economico dei Direttori SGA ai Direttori Amministrativi di Accademie e Conservatori;
- rivalutazione dell’indennità di direzione, ferma da 10 anni;
- maggiori risorse per tutto il Personale ATA.
Nella nota si evince che:
“La perequazione retributiva dei Direttori sarebbe un atto di elementare giustizia. Il CCNL dell’Area Istruzione e Ricerca ha aumentato il divario tra il trattamento economico dei Dirigenti e quello dei Direttori SGA: non è troppo quello dei Dirigenti ma troppo poco quello dei Direttori”.
Per un miglior funzionamento dell’attività amministrativa, AIDA, Anquap e Movimento Nazionale Direttori SGA propongono:
- introduzione della figura del Coordinatore Amministrativo;
- proroga dei contratti Covid-19 e incremento dell’organico degli Assistenti Tecnici nel primo ciclo;
- rimozione del vincolo quinquennale per i neo assunti DSGA (in quanto rappresenta, a loro avviso, una vera e propria discriminazione).