Compensi accessori al personale della scuola: è tempo di pagamento

Articolo a cura della Dott.ssa Ivana Serra  

Siamo alla fine dell’anno scolastico e dunque nelle segreterie scolastiche ci si appresta a pagare i compensi accessori della scuola per le attività aggiuntive svolte dai docenti e dal personale ATA. 

Di conseguenza, è utile ricapitolare i punti fondamentali della procedura, precisando subito che, tuttavia, sarà possibile erogare i compensi entro il mese di agosto solo se il Ministero dell’Istruzione renderà disponibile sui POS delle scuole le risorse del Fondo per il Miglioramento dell’Offerta Formativa (MOF) prima del 28 del mese di luglio, ovvero del termine ultimo di chiusura delle funzioni per l’invio al MeF dei compensi erogati tramite CU (Cedolino Unico).

Difatti, per il momento risulta caricato solo un acconto per i compensi da erogare a presidenti e commissari impegnati negli esami di Stato.

Le 3 tipologie di compensi accessori

Come previsto dal CCNL del 29/11/2007, dalla successiva sequenza contrattuale del 25/7/2008 e confermato infine negli artt. 38-39 e 40 del CCNL 2016-2018, i compensi accessori della scuola destinato al personale possono essere ricompresi chiaramente in 3 categorie:

Compensi corrisposti mensilmente dal MEF insieme al trattamento fondamentale, secondo quanto previsto in misura fissa e continuativa: 

  • retribuzione professionale ai docenti;
  • indennità di direzione dei DSGA quota fissa; 
  • compenso individuale accessorio per il personale ATA;
  • posizioni economiche del personale ATA.

Compensi che rientrano nel Fondo per il Miglioramento dell’Offerta Formativa (MOF) e quindi pagati tramite cedolino unico

  • i compensi accessori per le funzioni strumentali del personale docente (come art. 37 CCNL/2007)
  • compensi per le ore eccedenti come per le attività aggiuntive di insegnamento (come da art. 70 CCNL 4/8/95 e art. 88 CCNL/2007)
  • indennità di direzione al DSGA (come art. 89 CCNL/2007 come modificato dall’art. 3 della sequenza contrattuale 25/7/2008)
  • attività complementari di educazione fisica (come da art. 87 CCNL/2007).
  • compenso per incarichi specifici e attività al personale ATA (come da artt. 47 e 88 CCNL/2007).
  • compensi per il personale docente, educativo e ATA per ogni altra attività deliberata dal consiglio di circolo o d’istituto nell’ambito del POF (come da art. 88 CCNL/2007)
  • indennità e compensi retribuiti con il fondo d’istituto e valorizzazione del personale scolastico;
  • compensi per le commissioni esami di Stato

I Compensi accessori pagati con il bilancio della scuola

  1. i compensi accessori della scuola come previsto per le attività dei Progetti PON FSE-FESR;
  2. compensi previsti per attività relative a progetti regionali realizzati con Fondi Europei (ad esempio i progetti POR);
  3. indennità previste da altre disposizioni di legge (ad esempio compensi formazione, percorsi PCTO, ecc.) 

In questa sede, ci occuperemo soltanto dei compensi che rientrano nel Fondo per il Miglioramento dell’Offerta Formativa (punto 1.2) e dei compensi pagati con il bilancio della scuola (punto 1.3), poiché i compensi indicati al punto 1.1 sono decisi a livello di contrattazione nazionale, per cui sono pagati mensilmente con il cedolino dello stipendio.

Compensi che rientrano nel Fondo per il Miglioramento dell’Offerta Formativa (MOF), così pagati tramite cedolino unico

L’ammontare del Fondo per il Miglioramento dell’Offerta Formativa (MOF) viene comunicato comunque ad inizio anno scolastico mediante la circolare del MIUR che detta le istruzioni per il Programma annuale.

Tuttavia, il Fondo MOF costituisce un budget virtuale. Non sarà quindi incassato tramite reversale, bensì gestito tramite la procedura del cedolino Unico. 

Le funzioni e le responsabilità del Dirigente Scolastico e del DSGA sono comunque identiche rispetto ai compensi pagati con il Programma annuale.

Per i compensi accessori pagati tramite cedolino unico, si elaboreranno poi i cedolini (nel caso in cui si usi un software gestionale per esempio) e si invierà il file alla RTS dopo la doppia autorizzazione del Dirigente e del DSGA.

In conclusione, sarà necessario verificare il buon esito dell’operazione controllandone il risultato (che dovrà essere di “pagamento autorizzato”). 

La scuola dunque per tali compensi accessori non è tenuta alla quantificazione o al versamento dei contributi previdenziali e assistenziali gravanti su tale importo, né di quelli a carico del dipendente (INPDAP e Fondo credito) né di quelli a carico dello Stato (INPDAP ed IRAP).

Compensi accessori pagati con il bilancio della scuola

Per i compensi accessori pagati con il Bilancio della Scuola (quali, ad esempio, i progetti PON o altri progetti finanziati con contributi delle famiglie), il calcolo dei contributi e le ritenute (IRPEF) va fatto comunque dalla scuola con conseguente versamento degli stessi agli enti beneficiari nel termine mensile previsto tramite mod. F24.

Controlli preliminari al pagamento e documentazione giustificativa

Per poter procedere alla corresponsione dei compensi accessori pagati tramite cedolino unico e di quelli pagati con il Bilancio della scuola, il DSGA dovrà poi compiere diverse operazioni:

  • Controlli preliminari
  1. verificare prima di tutto che vi siano chiari gli atti di autorizzazione all’effettuazione dell’attività (incarichi, registri di presenza);
  2. riscontrare che le ore e le attività indicate nell’incarico siano state effettivamente svolte, tramite verifica dei registri di presenza. Utile è farsi dunque rilasciare una breve relazione sullo svolgimento dell’incarico.   

Inoltre, per quel che riguarda i compensi pagati tramite cedolino unico, occorre:

  • accertare poi che le risorse finanziarie previste siano concretamente assegnate e disponibili sul sistema informativo del MEF sui relativi capitoli di spesa.

Documenti giustificativi

La documentazione giustificativa per pagamento compensi accessori tramite cedolino unico o programma annuale è costituita dunque da:

  1. Conferimento di incarico a firma del DS;
  2. Registro firme (detto anche timesheet);
  3. Relazione finale;
  4. Decreto di liquidazione

Contributi e ritenute previste per i compensi pagati con il bilancio della scuola

I compensi pagati con il bilancio della scuola sono inoltre gravati da contributi a carico dello Stato e ritenute che vengono trattenute al dipendente. Le ritenute e i contributi dipendono certamente dalla tipologia di contratto del personale beneficiario. 
È bene dunque ricapitolare qui le diverse tipologie di contratti a tempo determinato in relazione alle diverse situazioni di incarico di supplenza:

  • Supplente breve e saltuario: contratto relativo alla persona in carica, la cui supplenza non va quindi oltre il termine delle lezioni
  • Supplente fino al termine delle lezioni: contratto stipulato fino al termine delle lezioni (per la Regione Campania l’8 giugno)
  • Supplente fino al termine attività didattiche: contratto stipulato fino al 30 giugno
  • Supplente annuale: contratto stipulato fino al 31 agosto

La seguente tabella di esempio riepilogativa è quindi utile per verificare la corretta applicazione delle ritenute e contributi:

COMPETENZE ACCESSORIE
Tipologia di contrattoRitenute previdenziali e assistenziali Carico dipendenteRitenuta fiscaleContributi a carico Stato
PERSONALE  DI RUOLOINPDAP 8,80 %Fondo credito 0,35%IRPEF Aliquota massimaINPDAP 24,20 %IRAP 8,50%
PERSONALE NON DI RUOLOINPDAP 8,80 %Fondo credito 0,35%IRPEF Aliquota massimaINPDAP 24,20 %IRAP 8,50%INPS 1,61%
SUPPLENTE BREVE E SALTUARIO non oltre il termine delle lezioni N0NOSINOSISI
SUPPLENTE AL 30 GIUGNO SISISISISISI
SUPPLENTE ANNUALESISISISISISI

Esempi di pagamenti dei compensi a carico del programma annuale

Il punto di partenza per i compensi accessori della scuola a carico del P.A. è quindi stabilire il lordo dipendente, dal momento che di solito si ha l’importo lordo onnicomprensivo.

L’elaborazione del cedolino necessiterà precisamente del lordo dipendente.

Pagamento compenso 30 ore per progetto PON

Il pagamento del compenso per n. 30 ore di docenza su progetto PON totale lordo Stato è pari a €2.100,00.

Esempio: come derivo il lordo dipendente?

Bisogna scorporare quindi tutti contributi a carico dello Stato (IRAP, INPDAP, INPS, a seconda del tipo di beneficiario che stiamo pagando e delle tipologie dei fondi utilizzati)

Ctr= 24,20 INPDAP +8,50 IRAP =32,70

100: (100+ctr) = X: (come importo lordo Stato)

100: 132,70 = X: 2.100,00(lordo Stato)

X = 2.100,00 *100 = 1.582,52 come lordo dipendente

                                                                                  132,70

Semplificando, basta poi dividere 2.100,00/1,327 = 1.582,52

Per i dipendenti non di ruolo, bisogna aggiungere anche l’INPS, pari ad € 1,61%

2100*100 / 134,31 = 1.563,55

(come lordo dipendente personale a tempo determinato)

Semplificando, basta poi dividere 2.100,00/1,3431 = 1.563,55

Ragionando in termini di calcolo computistico, invece, per passare da lordo Stato a lordo a lordo dipendente applichiamo il sopra cento. Determinato il lordo dipendente occorre sottrarre tutte le ritenute a carico del dipendente per arrivare al netto in busta paga:

  • come lordo dipendente personale a tempo indeterminato = 1.582,52
  • 1.582,52*0,35 / 100 =5,54 (Fondo credito)
  • 1.582,52*8,80 / 100 = 139,26 (INPDAP dipendente)
  • Totale ritenute previdenziali assistenziali = 144,80
  • 1.582,52-144,80 = 1.437,72 imponibile fiscale

Ipotizzando che il docente abbia una aliquota massima IRPEF del 35%, per esempio

  • 1.437,72*35 / 100 = 503,20 IRPEF
  • 1.437,72– 503,20 = 934,52 (come netto al dipendente)

Una via più breve per arrivare allo stesso risultato di netto in busta paga è però partendo dal lordo dipendente

Poiché che le ritenute previdenziali sono:

  • INPDAP 8,80%
  • Fondo credito 0,35%

sommando così le due percentuali arriviamo a 9,15.

Ricapitolando, quindi, per ogni 100 euro di lordo dipendente, le ritenute previdenziali assistenziali ammontano a esattamente € 9,15.

Pertanto, dalla differenza 100 – 9,15 = 90,85 si ottiene l’imponibile fiscale, sul quale poi si calcola l’IRPEF.

Applicando così il sotto cento è possibile passare, con un solo calcolo, dal lordo dipendente all’imponibile fiscale

100:(100- rit. prev.) = come lordo dipendente:(imponibile fiscale)

100: 90,85=1.582,52 :X

X = 1.582,52*90,85 = 1.437,72 imponibile fiscale

100

Semplificando, poi basta moltiplicare 1.582,52 * 0,9085 = 1.437,72

Determinare così il netto partendo dall’imponibile fiscale

Ragionando in termini di calcolo computistico, per passare da lordo dipendente all’imponibile fiscale applichiamo poi il sotto cento. Con un ulteriore passaggio arriviamo così al netto partendo dall’imponibile fiscale.

Quindi, poiché su ogni 100 di imponibile Irpef si applica la ritenuta IRPEF pari a 35 euro, facendo così la differenza 100 – 35 ottengo 65 di netto.     

100-35=65 come netto in busta paga docente con l’aliquota IRPEF massima del 35%  

Alla fine, per passare dall’imponibile fiscale al netto in busta paga, applichiamo ancora un calcolo sotto cento come riportato:

100: (100- aliquota IRPEF) = imponibile fiscale: (netto)

100: 65 =1.437,72: X

X=1.437,72*65 = 934,52 netto

100

Possiamo concludere che, a fronte di un incarico di 30 ore di docente su modulo di progetto PON, per esempio:

  • i contributi a carico della scuola ammontano quindi a € 517,48;
  • le ritenute previdenziali, assistenziali e fiscali ammontano invece a € 648,00

Il docente percepisce così un compenso netto di € 934,52.

Inoltre, per evitare che i docenti si allarmino per errori di calcolo nei compensi erogati, sarebbe auspicabile indicare nelle lettere di incarico anche il compenso lordo dipendente.

Compensi accessori della scuola e privacy

L’Agenzia per rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni (ARAN) è intervenuta con nota del 10 dicembre 2020, precisando che il vigente CCNL 2016-2018 Comparto Istruzione e Ricerca ha modificato così l’assetto delle relazioni sindacali rispetto al precedente Contratto collettivo di lavoro Comparto Scuola 2006-2009.

Inoltre, nell’ambito delle materie di informazione successiva che la scuola è tenuta a comunicare, il nuovo art. 22 non prevede più tra le prerogative sindacali l’indicazione “nominativi del personale utilizzato nelle attività e progetti retribuiti con il fondo d’istituto” né “i compensi erogati individualmente”.

L’Autorità chiarisce su questo punto che la finalità di dare evidenza alle organizzazioni sindacali della remunerazione dei progetti finanziati con il fondo d’istituto può essere perseguita rendendo disponibile alle parti sindacali, ad esempio, il solo ammontare complessivo del trattamento accessorio effettivamente distribuito, eventualmente ripartito “per fasce” o “qualifiche”, senza comunicare i nominativi e le somme erogate individualmente a titolo di compenso accessorio.

Esempio di decreto di liquidazione

All’Albo on line

Ai docenti 

Oggetto: Decreto di liquidazione compensi accessori del personale scolastico a.s.2021/22

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

VISTO il C.C.N.L. Comparto Scuola sottoscritto il 27/11/2007 e successive Intese;

VISTO il C.C.N.L. del Comparto Istruzione e Ricerca sottoscritto in data 19/04/2018;

VISTO il Piano Triennale dell’Offerta Formativa;

VISTA l’assegnazione disposta dal MIUR relativa al M.O.F. per l’a.s. 2021/2022;

VISTA la Contrattazione Integrativa di Istituto a.s. 2021/2022 sottoscritta dalla RSU d’Istituto in data 08/01/2021;

VISTI gli Affidamenti di Incarico al Personale Docente e A.T.A. per attività retribuite con il Fondo dell’Istituzione Scolastica a.s. 2021/2022;

VISTA la Certificazione di compatibilità finanziaria della Contrattazione Integrativa di Istituto 2021/2022 da parte dei Revisori dei Conti;

CONSIDERATO il servizio effettivamente prestato e i registri di presenza;

ACCERTATA la coerenza con i criteri di indirizzo stabiliti;

DECRETA

la liquidazione dei compensi a tutto il personale coinvolto per attività da retribuire con il fondo MOF del corrente anno scolastico, come da tabella di seguito indicata:

Attività svoltePersonale Competenze lordo dipendente
FIS – Coordinatori di classen.
FIS – Capi Dipartimenton.
FIS – Orientamento n.
FIS – Sportello Didattico AIDn.
FIS – Progetti funzionali insegnamenton.
FIS –Area Organizzativan.
FIS – Referenti progetton.
FIS – Collaboratori D.S.n.
FIS – Indennità di direzione DSGAn.
FIS – Straordinario e intensificazione ATA A.A. e A.T.n.
FIS – Straordinario e intensificazione ATA C.S.n.
Funzioni strumentalin.
Incarichi specifici Atan.
Totalen.

Il pagamento tramite cedolino del MOF grava per un totale di euro ….  sul capitolo 2549 PG 05. 

Data e luogo

Il Dirigente Scolastico 

3 pensieri su “Compensi accessori al personale della scuola: è tempo di pagamento

  1. Rosaria Aiazzi dice:

    Se il Pon viene pagato l’anno successivo può essere soggetto all’aliquota media?

  2. eleonigia perone dice:

    In riferimento al compenso al DS come figura di coordinamento (circolare del ministero del lavoro n. 2 del 2009 e nota Miur del 2017) pari a 25 €/h, come si determina il compenso omnicomprensivo (aliquote IRAP e INPS).
    Si ringrazia anticipatamente per l’attenzione che vorrà riservare a questa mia richiesta

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