Audizione dei DSGA presso il Ministero

Audizione dei DSGA presso il Ministero

ORA SERVONO LE RISPOSTE

Articolo a cura della dott.ssa Agata Scarafilo.

ABSTRACT – Alla luce dell’audizione presso il MIM dei giorni scorsi, i DSGA hanno prodotto un documento di sintesi. Documento che è stato inoltrato agli uffici preposti di via Trastevere al fine di sottolineare le criticità che sono state riassunte in ben 9 punti, nei quali si chiariscono gli aspetti più problematici di un’ipotesi di Contatto che, non a caso, ha visto contrari tante associazioni di categoria e sigle sindacali altamente rappresentative.

Il sit-in dello scorso 14 e 15 novembre, che ha visto protagonisti i Direttori dei Servizi Generali ed Amministrativi (DSGA), si è concluso con un’audizione presso il Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIN), dove è stata ascoltata una delegazione del profilo professionale, che ha esposto le ragioni di una protesta simbolica (i DSGA si sono presentati con maschere bianche e manifesti funebri), legata al nuovo CCNL.

Contratto che, stando alle consuete tempistiche, dovrebbe essere firmato nelle prossime settimane.

Le novità previste nella bozza del nuovo Contratto sono state fatte passare come fonte di valorizzazione del profilo, attraverso l’attribuzione delle Elevate Qualificazioni (non Elevate Professionalità), che nei fatti si tramuterà, stando ad una valutazione degli stessi lavoratori, solo in maggiori responsabilità ed impegno professionale con una ricaduta, altrettanto negativa, nei confronti degli Assistenti Amministrativi che, invece, pur permanendo nell’area B, si vedranno costretti a sostituire il DSGA per periodi di assenza inferiore a 3 mesi.

Alla luce dell’audizione presso il MIM, i DSGA hanno prodotto un documento di sintesi che hanno inoltrato al Ministero al fine di sottolineare le criticità riassunti in ben 9 punti, nei quali si chiariscono gli aspetti più problematici di un’ipotesi di CCNL che non a caso, ha visto contrari tante associazioni di categoria e sigle sindacali altamente rappresentative.

La delegazione dei DSGA ritine che l’ipotesi di Contratto, diffusa nei mesi scorsi, abbia disatteso  l’atto di indirizzo della Presidenza del Consiglio dei Ministri finalizzato al rinnovo contrattuale 2019-2021, dove all’art. 3.5 (terzo paragrafo), si legge testualmente “Nell’ottica del rafforzamento dell’organizzazione e delle capacità amministrative delle istituzioni scolastiche, la rivisitazione dell’ordinamento professionale dedicherà particolare attenzione alla valorizzazione del personale DSGA”.

Così, non sembra ai DSGA che la tanto decantata “valorizzazione” possa realizzarsi:

  • abbassando il titolo di accesso al profilo da laurea magistrale a laurea triennale;
  • precarizzando gli incarichi;
  • impedendo la mobilità intercompartimentale;
  • bloccando ogni sorta di crescita professionale con l’impedimento ad alcuni concorsi di alto profilo (es.DS e Dirigente Tecnico);
  • attraverso le reggenze obbligatorie e mal retribuite;
  • togliendo di diritto e di fatto la possibilità di un supporto professionale derivante figura di coordinatore amministrativo (Area C), profilo cancellato definitivamente e fuso nello stesso profilo di DSGA, o per meglio dire di funzionario.

Insomma, con la nota (già sulle scrivanie dei funzionari del MIM) i punti sono stati sviscerati e motivati dando il giusto nome e la giusta valutazione allo stato delle cose (peggiorativa).

La delegazione, infatti, fa notare come la vera valorizzazione sarebbe, invece, dovuta passare, semmai, dal riconoscere la Dirigenza Amministrativa o dalle Elevate Professionalità (cosa diversa dalle elevate qualificazioni già intrinseca all’attuale ruolo del DSGA) e dalla non soppressione della figura professionale del Coordinatore Amministrativo.

Ricordiamo che, ad oggi, numerosissimi DSGA (si parla di circa 600) hanno lasciato il posto di lavoro e molti altri si stanno guardando intorno.

Tra questi numerosi erano i vincitori dell’ultimo concorso, ossia giovani professionisti che hanno creduto di ricoprire un ruolo che, sulla carta, sembrava rispondente a quelle che potrebbero (il condizionale è d’obbligo) essere le ambizioni di giovani laureati.

L’ingresso nelle scuole ha, invece, rappresentato per molti di loro una delusione in termini non solo economici, ma anche in termini di riconoscimento giuridico e sociale della professione.

La riprova di ciò, stando anche a quanto evidenziato nel corso del sit-in dei giorni scorsi, è che quello che dovrebbe essere il nuovo CCNL non ha per niente tenuto conto di ciò che il profilo già esplica nell’ambito delle Istituzioni scolastiche e pertanto, affinché si possa dar vita ad una “vera valorizzazione”, i DSGA hanno chiesto, a gran voce, la riapertura delle trattative.