40 anni dal terremoto in Irpinia
l ricordo vivido del terremoto in Campania: la ricostruzione tra solidarietà, sofferenza e.. polemiche che si sono trascinate fino ad oggi, come gli ultimi terremotati che ancora occupano i prefabbricati del 1980.
“In quegli anni lontani non c’era la DAD, non c’erano i social e non c’erano nemmeno ospedali e coperte a sufficienza per tutti. Ma c’era dignità e non ci si lagnava: quella generazione non andò a scuola per mesi ma oggi sono lavoratori e professionisti e non sono cresciuti con il “buco” di cultura di un anno. Impariamo dalla storia e andiamo avanti senza fare sceneggiate.”
Abbiamo letto questo intervento in un gruppo e ci sembra giusto ricordarlo oggi nel quarantesimo anniversario di quella immane sciagura.
Riportiamo un breve estratto sui 40 anni dal terremoto in Irpinia. L’articolo completo in calce.
Quaranta anni sono trascorsi dal 23 Novembre 1980, quando la terra, col suo sussulto, ha sconvolto l’intero Paese
Il 2020 è l’anno di una tragedia inaspettata, una pandemia che ha messo in ginocchio il mondo; non si allenta tuttavia il ricordo vivido del terremoto irpino, un’altra catastrofe immane che oggi compie 40 anni, ma è vivida come non mai. Era il 23 Novembre del 1980 quando la terra, alle 19.34 tremò per ben 120 secondi. Un terremoto che interessò buona parte del Mezzogiorno d’Italia, Campania e Basilicata, colpendo una vasta area di oltre 17 mila km. Il disastroso evento cambiò radicalmente un Paese, seminò vittime, sotterrò interi paesi, dichiarò la fine di un mondo contadino del Sud Italia, che ancora oggi mostra i segni di una rinascita ardua.
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