Ogni anno, il 2 Giugno, si celebra la Festa della Repubblica. Una data di fondamentale importanza per tutti gli italiani. Il Milite Ignoto come simbolo della Patria in guerra
Oggi è una giornata importante per tutti noi italiani, è l’anniversario della nascita e proclamazione della Repubblica Italiana.
Il 2 Giugno del 1946 è una data simbolo perché in quella giornata memorabile si svolse il Referendum Istituzionale che portò il popolo italiano a scegliere la Repubblica rispetto alla Monarchia.
Contemporaneamente al referendum si svolgono le elezioni per l’Assemblea Costituente e sostituire così l’ottocentesco Statuto Albertino.
Una guerra disastrosa, con tutto quello che ha comportato in termini di lutti e di distruzioni, ha portato i nostri nonni a optare per un radicale cambio istituzionale.
2 Giugno: nasce una nuova Italia
12.717.923 di italiani hanno scelto la Repubblica. Una netta maggioranza ma la Nazione risultò divisa da questa scelta perché in quello stesso 2 Giugno l’opzione monarchica ricevette 10.719.284 di voti.
Su 28.005.449 di aventi diritto al voto, uomini e donne, votarono effettivamente circa 13 milioni di donne e 12 milioni di uomini (l’89,08% del totale).
Il 13 giugno, l’ultimo Re d’Italia, Umberto II di Savoia, preso atto della vittoria repubblicana lasciò per sempre il suo paese natale per vivere in esilio in Portogallo, a Cascais.
Gli italiani avevano dimostrato, per la prima volta nella Storia, che era possibile un cambio istituzionale senza l’uso della forza, tramite un voto democratico.
Milite Ignoto all’Altare della Patria
Il 2 Giugno è una giornata di festa, con manifestazioni che si svolgono in tutta Italia. Certamente il momento clou di questa celebrazione è l’omaggio reso dalle istituzioni repubblicane al Milite Ignoto che riposa all’Altare della Patria a Roma.
Il corpo è di un soldato ignoto ucciso durante la I Guerra Mondiale ed è posto sotto la statua raffigurante la Dea Roma, una delle parti più belle dell’Altare della Patria al Vittoriano.

Di quest’uomo non sappiamo nulla, soltanto che al momento della morte indossava la divisa militare italiana.
Proprio per questo motivo il suo valore morale è altissimo, visto che questo soldato rappresenta i morti e i dispersi delle guerre combattute dall’Italia.
Con la deposizione di una corona di alloro, simbolo per eccellenza di abnegazione e coraggio, si rende omaggio a tutti coloro che sono caduti per la Patria.
L’idea della tumulazione fu del generale dell’aviazione, Giulio Douhet. La prima cerimonia avvenne il 4 novembre 1921, Festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate (Anniversario della Vittoria nella Prima Guerra Mondiale).
L’uomo che veniva trasportato dai campi di battaglia della I Guerra Mondiale a Roma ha rappresentato il momento solenne per salutare i propri morti caduti in guerra.
Il treno che trasportava la salma, infatti, dovette fermarsi ad ogni stazione per permettere a tutti di rendere l’estremo saluto. Alla tumulazione partecipò una folla immensa composta da un milione di persone.